Il Consiglio di Stato ticinese ha licenziato il messaggio del Dipartimento del territorio che prevede di mettere a disposizione 3 milioni di franchi quale misura per la promozione della mobilità elettrica.
Nel dettaglio, l’importo è destinato sia all’acquisto di veicoli totalmente elettrici, sia all’installazione dell’infrastruttura di ricarica a domicilio e presso i datori di lavoro.
I 3 milioni di franchi saranno così suddivisi: 2,5 milioni saranno destinati a incentivare l’acquisto di veicoli elettrici, mentre il contributo cantonale per l’installazione di stazioni di ricarica ammonta a 500 mila franchi.
Ne parliamo con Giovanni Bernasconi, Capo della Sezione della protezione dell’aria, dell’acqua e del suolo del Dipartimento del territorio, nonché Presidente dell’Associazione TicinoEnergia
Giovanni Bernasconi, quali sono gli obiettivi del credito quadro?
Gli obiettivi principali consistono nel ridurre le emissioni gassose inquinanti e, parallelamente, il consumo di energia, in quanto il motore elettrico è estremamente efficiente per rapporto a un motore a scoppio.
Nel dettaglio, che cosa prevedono gli incentivi all’acquisto di auto elettriche?
Un forfait di duemila franchi, ai quali se ne aggiungeranno altri duemila che andranno a carico dell’importatore del marchio. Pertanto sarà possibile beneficiare di un incentivo totale di quattromila franchi, e questo indipendentemente dal modello di veicolo elettrico scelto. Va anche detto che l’incentivo cantonale verrà erogato unicamente se le case automobilistiche garantiranno il loro contributo. In questo senso, la maggior parte degli importatori ha già aderito a questa misura.
Che cosa ci può dire, invece, a proposito degli incentivi all’installazione di sistemi di ricarica?
I veicoli elettrici stanno vivendo un’evoluzione molto positiva a livello di prestazioni; inoltre sono sempre più attrattivi in termini di prezzo. Pertanto è fondamentale poter disporre di una rete di ricarica la più estesa possibile. L’obiettivo, quindi, è quello di incentivare l’acquisto delle stazioni di ricarica: in questo caso il contributo cantonale corrisponde a 500 franchi, sia per le aziende che per le economie domestiche. Parallelamente, le aziende elettriche presenti sul territorio cantonale possono contribuire a favorire questo genere d’installazioni attraverso ulteriori incentivi.
Concretamente, quando sarà possibile beneficiare di questi incentivi?
Intanto, il fatto che il Consiglio di Stato abbia licenziato questo messaggio è già, di per sé, un passo importante. Spetta ora al Parlamento approvare il credito quadro, e confido che ciò possa avvenire prima della fine dell’anno, in modo tale che si possa cominciare a erogare gli incentivi a partire al più tardi dal 1. gennaio del 2019.